miércoles, 15 de abril de 2009

Turismo Sociale ed Etico per lo Sviluppo delle Popolazioni Rurali

Traducido por Gabrielle Poli
DI Vanessa Verástegui Ollé
Studentessa in Master di Antropologia presso la Pontificia Università Católica del PerùDiploma di Specializzazione in Antropologia, Scuola di Laurea - PUCP

Con il tema “Diveniamo viaggiatori responsabili. IL TURISMO SIAMO TUTTI” si è tenuto il primo Foro Internazionale nei giorni 25, 26 e 27, presso l’auditorio di Diritto della PUCP, organizzato dal Centro di Studio in Geografia Applicata CIGA della stessa università.
L’evento ebbe come principale obiettivo il promuovere una coscienza turistica e del dialogo fra diversi attori della società civile e dello Stato per lo sviluppo di un turismo più giusto e nella lotta contro la povertà e per l’inclusione delle popolazioni locali. E’ così che le comunità furono fra gli attori attivi nel foro per rendere conto della propria partecipazione nell’attività del turismo come ad esempio il dirigente di Puno XXX, che offre turismo vivenziale dagli anni 90, come una fonte di entrate complementari alla produttività delle terre agricole. Segnalò la necessità di essere ascoltati nei governi locali per facilitare e contribuire al tursimo con strade, accessi internet, essendo questi ultimi strumenti priomordiali del caso per promuovere le loro case rurali ai visitatori.
Pertanto, la responsabilità sociale e le buone pratiche d’impresa furono i capisaldi che evidenziarono come parte delle attività che stanno sviluppando le imprese Condor Travel, Inka Terra e Rainforest Alliance.
In quanto a Condor Travel, questa sta sviluppando da due anni la modalità del turismo vivenziale rurale nella comunità Misminay (Cusco), con l’appoggio di SNV – Servizio olandese di Cooperazione allo Sviluppo, essendo fra le principali beneficiarie le donne rurali tessitrici che, per la prima volta, guadagnano denaro, secondo quanto dichiarato dalla direttrice di questa agenzia di viaggi, Carolina Morillas. Oltre ad essere le famiglie rurali preparate come anfitrioni per attendere ed ospitare i turisti stranieri nelle loro case preparate a tal fine. Risultato di questo progetto è anche il turismo solidale dei turisti stranieri che tornano alle famiglie rurali per cooperare con quelle al loro sviluppo.
Da parte sua, la SNV incarica Condor Travel di fomentare l’inclusione economica con scopo sociale per cui è fondamentale generare la confidenza fra l’impresa e la popolazione locale mediante lo sviluppo di capacità con il fine di identificarle con il potenziale turistico della propria regione; infatti, un problema costante è che l’abitante comune non si sente partecipe dell’attività turistica per il fatto che sono le imprese che si tengono tutti i guadagni lucrando sul loro patrimonio culturale e naturale. Pertanto, la sensibilità nell’impresariato per lo sviluppo di affari inclusivi, sviluppo impresariale sostenibile, impresa sociale e turismo con inclusione, furono i nuovi paradigmi proposti dalla finanziaria SNV attraverso il suo lavoro con Condor Travel. Uno strumento per una gestione turistica più giusta, la SNV propone la formazione di associazioni pubbliche e private con le comunità locali.
Altre esperienza fu quella di Inkaterra, operatrice da oltre trent’anni nel mercato e con esperienza in progetti di responsabilità sociale nell’ambito di campagne di salute, educazione ambientale nelle scuole, formazione di operatori turistici, studi scientifici sulla biodiversità, ecc.
Allo stesso modo Rainforest Alliance (Alleanza per i boschi), espose il proprio lavoro di promozione del turismo sostenibile in Perù e in altri paesi, da Costa Rica, Guatemala, Indonesia, Spagna, Bolivia, fra gli altri. Tutto questo a favore dello sviluppo di un’industria turistica che preservi l’ambiente e il patrimonio culturale.
Per lo Stato, esposero Promperù, Mincetur e le Direzioni Regionali del Turismo di vari dipartimenti del Perù circa il proprio lavoro di inclusione delle popolazioni locali come ad esempio il Turismo Rurale Comunitario – TRC.
Da parte della comunità accademica, si evidenziò la necessità di formare professionisti più esperti nella gestione turistica con la missione di concertare l’impresa privata, pubblica e le popolazioni locali a favore della regione. La direttrice del Diploma di Innovazione e Gestione in Turismo dell’Università Antonio Ruíz de Montoya segnalò che si deve perdere la paura al dialogo fra l’impresa e l’università. Così, si riferì all’importanza del lavoro interdisciplinario fra amministratori, antropologi, storici, ecc. Sempre e quando possiedano una specializzazione o formazione in turismo al fine di offrire servizi turistici più efficienti e sostenibili per il futuro.
Da parte sua, la Pontificia Universidad Católica segnalò che l’iniziativa di organizzare questo foro fu l’incremento del numero di tesi sul tema del turismo in questa università. Per questo, il foro divenne un pretesto accademico per l’incontro fra studenti interessati e le comunità rurali -che stanno attualmente sviluppando il turismo vivenziale- nell’ambito di una fiera informativa aperta ai presenti durante i tre giorni dell’evento. Questa fiera ci permise di conoscere esperienze di imprese comunitarie che si sono formate per lo sviluppo locale, come Munay Taquile a Puno, con l’appoggio della Cooperazione Danese Axis, dal 2003. L’Impresa Comunale di Turismo Munay Taquile è formata da varie famiglie la cui gestione è basata sul sistema di rotazione ancestrale taquilegno con il fine che le stesse possano partecipare al processo turistico, come prestatrici di servizi in alloggio nelle case rurali, alimentazione nei ristoranti familiari, trasporto, vendita di artigianato ecc., oltre ad offrire ai visitatori i programmi di turismo vivenziale nell’ambito delle attività quotidiane della gente locale e nella pratiche culturali di danze, offerte e cerimonie.
Un altro dei casi di Turismo Rurale esibiti nella fiera del foro fu il progetto delle donne ad Ayacucho, con l’appoggio dell’Istituto di Studio e Sviluppo Andino Parwa e dell’Istituto locale di turismo JRP- José Arafat Roel Pineda. Anche l’Associazione di Turismo Vivenziale Uros Q’hantati (della signora Cristina Suaña Coila) che offre alloggio rurale con letti flottanti nella Isla de Los Uros (Lago Titicaca, Puno). Questo particolare tipo di ospitalità possiede 10 camere costruite con materiale di totora e con luce e docce solari. Il programma di turismo vivenziale di Uros Q’hantati contempla anche uscite a pesca, taglio della totora, lavori di artigianato, lavori nell’isola con la totora, vestiti tipici degli Uros, balli e canzoni e turismo mitico, ecc.
Un notevole lavoro sul Turismo Rurale lo fece conoscere Swisscontac che, mediante il programma di “Sviluppo di un turismo sostenibile nel Sud peruviano” diede impulso a circuiti turistici nelle zone del sud del paese, come Puno, Moquegua, Tacna, Arequipa. Dal 2007 sta seguendo il progetto Gestur Puno dove ha inserito cinque nuove mete turistiche, generando in tal modo impieghi e opportunità economiche per le popolazioni locali. Tali circuiti turistici vanno dalle case di ospitalità alle rotte di agriturismo, turismo naturale, musei laboratori di artigiani e ceramisti, oltre a negozie e ristoranti.
Rispetto ai laboratori, il progetto ha restaurato sei case di famiglie che vendono e mostrano ai visitatori i propri prodotti dove si riflettono le tecniche di arte ancestrale ereditate nei secoli. Questi laboratori sono “Turumanta de ka” della famiglia Frisancho Huaraccallo, “Rupaj” di Lizardo Aguilar Lope, “Arthy´s” di Hugo Yucra; “Jallpa Pukara” di Bertha Leonidas e “Maki Pucara” della famiglia Los Macedo.
Come la SNV, la Ong Swisscontac ha pure proposto il modello della struttura organizzativa delle OGD –organizzazione di Gestione Destino per il lavoro concertato fra settori pubblici e privati nel miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti con scarse entrate, al fine di immettere nel mercato una meta turistica. Pertanto, le strategie impiegate da Swisscontac sono il rafforzamento istituzionale mediante la OGD, la sensibilizzazione turistica di tutti gli attori pubblici e privati, la promozione e il mercato dell’offerta turistica, formazione delle risorse umane e lo sviluppo e miglioramento dei prodotti turistici per alloggi, gastronomia, trasporti e guide.
E’ pure in attività il progetto Gestur Ancash, per le zone di Conchucos, distretti di Chavín de Huántar, San Marcos e nella provincia di Huari, le cui attività hanno permesso di formare gli abitanti di queste zone lontane in temi di sviluppo impresariale, servizio al cliente, preparazione di piatti tipici, servizi di navigazione in kayak e nella guida alle sue attrazioni turistiche. Per l’ottenimento dei risultati previsti dal progetto, si sono generate alleanze con operatori turistici, comuni, Pnh, Inc, Dircetur, Associazione Ancash, Antamina con servizi di sviluppo impresariale. Questo è un esempio affinché il settore pubblico e il privato non debbano essere estranei alla società per generare impiego sostenibile nelle comunità. Un Turismo Sostenibile implica il rispetto per le culture, l’inclusione degli abitanti locali nei processi economici dell’attività turistica e la conservazione dell’ambiente; pertanto, durante i tre giorni del foro, si guidarono i partecipanti alla Casa Ecologica di Sperimentazione del Gruppo PUCP – Gruppo di Appggio al Settore Rurale del Dipartimento di Ingegneria, per dare a conoscenza dei suoi studi relativi ad energie rinnovabili e tecnologie alternative come pannelli solari, termi, cucine solari, termocucine, fre le altre. Attualmente, il Gruppo PUCP sta lavorando con Mincetur dal 2008 per l’elaborazione di una “Guida delle Tecnologie Pulite per l’Installazione di Case di Ospitalità” al fine di promuovere il turismo responsabile senza deteriorare e contaminare l’ambiente.
Le esperienze e gli esempi dei progetti di responsabilità sociale nelle imprese di servizi turistici, rappresentano uno dei nuovi modelli che si debbono incorporare all’industria del turismo come una filosofia essenziale del loro lavoro; vale a dire che l’accumulo di capitale per i benefici individuali non deve essere il fine supremo, ma servire anche la società.

publicado en Página de la Asociación Italiana Magia de los Andes el 15 de abril del 2009
En:
http://www.sudamerica.it/portali/struttura/servizi/rubriche/rubrica_1_pagina.php?rubriche_id=2002953&rubriche_cod_cat=2002002&cod_sito=001

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